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Luce, materiali, bellezza

Luce, materiali, bellezza

costruire paesaggi di apprendimento nella prima infanzia

Gli ambienti sono paesaggi di apprendimento: cambiano il modo in cui i bambini e le bambine si muovono, si incontrano, pensano.

Nel Reggio Emilia Approach® luce, materiali e cura estetica sono strumenti educativi potenti.

La luce accoglie e sostiene. Può calmare, dare ritmo, invitare alla concentrazione, svelare dettagli.

Per questo preferiamo luce naturale o – se artificiali – calde, direzionate, mai eccessive.
La luce racconta lo spazio, crea zone intime, restituisce un senso di casa.

Meglio preferire materiali reali, vivi, non giocattoli travestiti

Legno, metallo, vetro spesso, tessuti naturali, elementi del territorio.
Ogni materiale ha una propria voce: il legno scalda, il metallo riflette, la pietra radica, il vetro illumina. Le bambine e i bambini non hanno bisogno di mille forme colorate: hanno bisogno di materiali veri che rispondono ai loro gesti, alle loro ipotesi, alla loro immaginazione.

La bellezza allora diventa una scelta educativa.Ordine, intenzione, armoniaecoerenzache nonparlano di ambienti “da catalogo”, ma di spazi che respirano: pochi elementi, cura dei dettagli, materiali che stanno bene insieme.

La bellezza calma, ispira, accoglie.
È un clima, prima ancora che un’estetica.

Ma come costruiamo bellezza nel quotidiano del nido?

  • cestini con materiali naturali
  • tavoli apparecchiati con cura
  • pannelli luminosi per esplorare trasparenze
  • angoli morbidi che invitano allo stare insieme
  • esposizioni semplici ma significative dei lavori dei bambini

Ogni elemento è un invito alla relazione e alla meraviglia.

Piccoli rituali di cura
• Create un “punto di bellezza”: un fiore, un sasso raccolto, una foto significativa.
• Dedicate cinque minuti ad ordinare lentamente un angolo di gioco.
• Provate a osservare insieme alla bambino o al bambino come cambia un oggetto se esposto ad una luce diversa.